Antiche usanze pagane sono ricche di riti propiziatori associati all’agricoltura; quella di fare “lume al grano” durante l’ultima sera di carnevale, è una di queste.
Camminare nei campi, al tramonto, lungo le file in cui è stato seminato il grano, con torce di paglia incendiate, è un vero e proprio rituale antichissimo, tramandato purtroppo da pochi, fino ai giorni nostri, al fine di scongiurare il grano dall’ammalarsi di carbonchio.

“Grano, grano, non carbonchiare,
L’ultima sera di carnevale
Siam venuti a luminare.
Tanto al piano tanto al poggio,
Ogni spiga ne faccia un moggio.
Un moggio e un moggiolino,
Ogni spiga un panellino”

Cantando e ripetendo cantilene che hanno il sapore di preghiera, ci si augura che il grano non si ammali, che cresca bene e che produca spighe ricche e corpose, in modo così da assicurarsi un raccolto abbondante per riuscire a sostentare tutte le famiglie, per tutto l’inverno successivo.
I rituali non sono pratiche religiose, ma azioni, gesti, movimenti, parole, formule magiche che tirano fuori dal cuore delle persone l’anima che ci sta dentro mettendola in comunicazione con l’esterno, con le altre anime vicine e l’ambiente naturale in cui vivono.

Danze, giochi, salti, permettono di muovere il corpo rendendolo più percettivo e tirare fuori emozioni nascoste e inesplorate.
Ridere fa bene. Siamo fatti di gioia, ma ce lo siamo dimenticati.
Ridere insieme attizza i ricordi, accende i cuori e fa esplodere l’amore.

Nei tempi antichi si viveva in comunità, si coltivavano i campi insieme, ci si aiutava e si tramandavano i saperi di generazione in generazione.
L’arrivo dell’industria e l’abbandono dei campi per trasferirsi in città, ha fatto si che questo modo di vivere andasse perduto, portando con sé riti e tradizioni.
Tutto più semplice, tutto e subito, senza fatica, è questo che si è iniziato a cercare. Comprensibile! Perché lavorare la terra non è semplice e richiede impegno, dedizione, disciplina, presenza e tanto, tanto sudore.
Ma nel lungo tempo cosa abbiamo ottenuto?
Cosa stiamo ricercando adesso in tanti?

Chiusi ognuno nelle nostre case con una stanza per ogni componente della famiglia, televisore acceso che parla al posto loro, ignorando o addirittura litigando con i condomini, non funziona più.
Il nostro cuore ora richiede altro.
Forse è arrivato il momento di riprendere in considerazione questo stile di vita, non solo per il fondamentale contatto con la terra e la natura per l’uomo, ma anche per il contatto umano e sociale che è andato perso nel tempo.

Un nuovo mondo sta sorgendo, vecchi stili di vita si stanno riaffacciando, esigenze di contatto emotivo e relazionale si stanno espandendo e in molti si stanno preparando a questo cambiamento …
… e tu?
Gratis et Amore Dei
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Fotografie: Sabrina Calieri
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