Astronomicamente parlando il solstizio, nell’emisfero settentrionale terreste, è il momento esatto in cui la Terra raggiunge la massima distanza dal Sole durante la sua rivoluzione (solstizio d’estate – 21 giugno) o la minima (solstizio d’inverno – 21 dicembre); le date si invertono nell’emisfero australe.
L’equinozio è il momento in cui il piano dell’equatore terrestre si trova allo zenit con il Sole: equinozio di primavera il 21 marzo ed equinozio di autunno 22 settembre, nell’emisfero boreale; date invertite nell’emisfero australe.
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Durante l’equinozio le ore di luce del giorno e le ore di buio della notte sono più o meno uguali.
Durante il solstizio di inverno le ore di buio sono maggiori rispetto alle ore di luce;
oggi, durante il solstizio d’estate, le ore di luce sono maggiori rispetto a quelle di buio.
Esotericamente parlando, solstizi ed equinozi, hanno ognuno, a modo loro, una propria valenza spirituale, che rimanda all’auto-osservazione per una evoluzione della coscienza.
Il solstizio d’estate è un momento di celebrazione.
Si gioisce e si ringrazia per tutti i frutti che la terra ci dona e per tutto quello che di bello abbiamo ricevuto.
Io ringrazio per il miele che le api hanno prodotto, per le ciliege che quest’anno ho mangiato dagli alberelli selvatici, per le susine e le nocciole che raccoglierò, per i fichi che essiccherò, per le mele che sbuccerò.
Ringrazio per tutte le persone conosciute e incontrate quest’inverno.
Ringrazio le piante, gli animali e il posto, dove vivo.
Per festeggiare e connettersi alla gratitudine si possono fare preghiere, rituali o meditazioni, ma se non ve la sentite o se pensate di non riuscire a farlo, basta semplicemente accendere una candela, chiudere gli occhi, connettervi con il respiro, fermarvi un attimo a riflettere su dove siete, cosa state facendo e dove state andando, ringraziare per qualcosa che avete o che raccoglierete e abbracciate la vostra anima che vi guida.
Fate attenzione all’intento e a quale coinvolgimento ci mettete; sentite presenza, sincerità e cuore aperto.
Dal canto del piccolo Poggio, io ho celebrato il mio lato alchemico.
Illuminata dal Sole ho raccolto erbe.
Camminare e stare nella natura, accarezzarla e osservare tutto intorno è già di per sé una profonda alchimia; trasformare poi i suoi frutti in oli e marmellate rende ancora più magico e profondo il processo.
Buona luce
Gratis et Amore Dei
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Fotografie: Sabrina Calieri
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