Un tesoro inaspettato

un tesoro inaspettato
Impronte di vita
Impronte di vita

Scendo di macchina e un signore di circa ottanta anni mi schernisce alle spalle dicendo “Stia attenta a non ammaccarmi la macchina!”.

Colta di sorpresa mi giro, lo guardo negli occhi carichi di vita ed esperienze vissute e gli rispondo sorridendo “Sono stata molto attenta!”.

Ed è stato questo il via alla cascata di emozioni che mi ha fatto vivere parola dopo parola questa persona forte e resiliente, ma allo stesso tempo colpita ed ammaccata dalla vita, proprio come gli angoli della sua macchina.

Immenso rispetto per questi venti minuti durante i quali non si è risparmiato vanti giovanili, scelte imposte, decisioni prese, sensi di colpa e grandi dolori da superare.

Un grande privilegio per me essere stata scelta per le sue confessioni e i suoi sfoghi emotivi; una bellezza sconfinata che tendenzialmente chiudiamo dentro scintillanti e imponenti armature con la finalità di proteggere ciò che abbiamo dentro al nostro cuore, perdendo invece così la possibilità di esplorare sensibilità diverse.

Questa persona oggi mi ha affidato la sua vita, le sue esperienze e il suo dolore, fornendomi il compito di vederlo, di ascoltarlo, di essere lì per lui, totalmente presente, “perché al bar se ne fanno un baffo”.

Ma il dono non l’ho fatto io a lui stando lì in piedi, in silenzio, occhi negli occhi, bensì lui a me, riponendo in me, una sconosciuta, una fiducia tale da concedermi ed appoggiare sulle mie spalle i macigni che da anni gravano sul suo cuore e sentirsi, per quel tempo, più libero e leggero.

Lo ammiro immensamente per il coraggio che ha avuto ad esporre liberamente, nella sua più piena verità, fatto dopo fatto, attraverso quel filo di voce distorta dalla malattia.

Poi mi saluta dicendo “Non voglio rubarle altro tempo” e visibilmente emozionato si allontana dirigendosi verso la portiera della macchina.
Mi ringrazia con parole frammentate dalla commozione, ma in realtà sono io a ringraziarlo dal più profondo del mio cuore per tutto il tesoro e l’insegnamento che mi ha lasciato.

Benedizioni _/\_

***

Fotografie: Sabrina Calieri

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