Luce

Finché sono al buio tutto è dello stesso colore, le forme e le figure sono irriconoscibili, niente è distinguibile, tutto sembra vada bene.

Nel momento in cui si “accende” la luce ogni colore si differenzia, ogni forma diventa nitida, ogni figura diviene riconoscibile, ogni macchia appare visibile.
Tutto diventa chiaro e le ombre si fanno più scure ed evidenti.

Con la luce appaiono i miei errori, riconosco i miei difetti, riesco ad osservare le scelte sbagliate del passato, sono in grado di vedere dove sono, cosa sto facendo e come lo sto facendo; posso finalmente vedere tutto ciò che fino ad ora era nascosto nel buio.

Chi accende la luce?
Le persone che incontro, i familiari, gli amici e le amiche, i colleghi e le colleghe, i figli e le figlie, il partner, …

Loro, inconsapevolmente, fanno luce rispecchiando una parte di me che non vedevo e che non mi piace.
Allora mi arrabbio con loro, perché sono loro che mi stanno facendo soffrire o arrabbiare.

Se mi fermo un attimo e provo a riflettere sul fatto che in realtà le emozioni che provo stanno accadendo dentro di me, potrei guardare lo stesso episodio e scegliere di non arrabbiarmi, ma decidere di cambiare prospettiva e domandarmi “perché questo mi fa così arrabbiare?”

Se nel tempo cerco di trovare la risposta a questa domanda, alla fine salta fuori la parte di me che non riconoscevo perché non volevo ammettere di averla.

Per cui adesso, quando qualcosa o qualcuno mi fa arrabbiare, mi ferisce, mi rende triste o nervosa, cambio subito punto di vista e inizio a farmi domande su cosa dentro di me si sta attivando, prima di incolpare ciò che è fuori di me.

Ciò che vedrò quasi sicuramente non mi piacerà, lo negherò con tutte le scuse possibili e continuerò ancora ad arrabbiarmi quando la stessa situazione si ripresenterà.

Se invece accoglierò ed accetterò ciò che non mi piace, potrò cambiarlo e non arrabbiarmi più.

Gratis et Amore Dei

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